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Bakhi­ta — pri­ma puntata 

* Durata:01:40:42

* Anda­to in onda:05/04/2009

Bakhi­ta, nata nel 1869 in un vil­lag­gio sudanese, anco­ra bam­bi­na viene rapi­ta dai negri­eri che la ven­dono a un Gen­erale tur­co. In quel­la casa Bakhi­ta trascorre dieci anni di tor­ture e umil­i­azioni sino a che Fed­eri­co Marin, un ric­co com­mer­ciante ital­iano, ateo e avven­turiero, le sal­va la vita e la por­ta con sĂ© a Zian­i­go, un paesino del Vene­to dove abi­ta insieme alla figlia di otto anni, Auro­ra, una bam­bi­na mala­ta e sola. Sua madre Angel­i­ca Ăš mor­ta anni pri­ma, ali­men­tan­do in Fed­eri­co un dolore inestin­guibile e un carat­tere duro. Bakhi­ta con la sua dol­cez­za con­quista il cuore del­la scor­bu­ti­ca Auro­ra e red­ime Padre Anto­nio, il par­ro­co di Zian­i­go, che da suc­cube di Marin risco­pre, attra­ver­so la vic­i­nan­za del­la sudanese, il sen­so piĂč pro­fon­do del­la fede, ovvero la car­itĂ  e l’aiu­to del prossi­mo indifeso.

 

Bakhi­ta — sec­on­da puntata

 * Durata:01:40:42

* Anda­to in onda:07/04/2009

L’im­provvi­so scop­pio del vaio­lo a Zian­i­go spinge Marin a par­tire. Padre Anto­nio si ammala e Bakhi­ta si fa in quat­tro per curare quegli stes­si con­ta­di­ni che in prece­den­za era­no arrivati qua­si a lin­cia­r­la. Il suo cuore buono non conosce ran­core. Spen­tosi il mor­bo, Padre Anto­nio la invia in un con­ven­to di canos­siane a Venezia affinchĂ© pos­sa conoscere a fon­do quel Dio che ora­mai insegue. Ma Fed­eri­co Marin, pre­sente nel­la cit­tĂ  lagunare, con l’aiuto del lai­do cug­i­no Gui­do con­vince Suor Tere­sa, la badessa del con­ven­to, a “resti­tuir­gli” Bakhi­ta dopo che ques­ta avrĂ  rice­vu­to il bat­tes­i­mo. Igno­ra che Bakhi­ta ha pre­so una deci­sione cap­i­tale: far­si suo­ra e dedi­care la sua vita a Dio. Marin, mes­so alle strette, cita in giudizio le canos­siane. Padre Anto­nio chiede l’aiu­to di Giuseppe Sar­to, car­di­nale di Man­to­va e futuro Papa. Sen­tite le par­ti, il Procu­ra­tore del Re emette la sua sen­ten­za: la schi­av­itĂč Ăš aboli­ta in Italia, dunque Bakhi­ta Ăš lib­era di fare come crede. Bakhi­ta si con­ge­da da Auro­ra con dolore, ma Dio la chia­ma. Si ritor­na al pre­sente, nel 1947. Auro­ra, diven­ta­ta adul­ta, non ha piĂč vis­to Bakhi­ta, ma non l’ha mai dimen­ti­ca­ta. Alla figlia pas­sa la lezione di quel­la gio­vane sudanese fat­ta San­ta da Gio­van­ni Pao­lo II: bon­tĂ , per­dono, amore.